THE NEAL MORSE BAND: Innocence & Danger
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15/09/2021Neal Morse, che possiamo ormai annoverare tra i musicisti prog più prolifici in assoluto vista la quantità delle sue collaborazioni e la mole delle sue produzioni discografiche, torna con un nuovo studio album, stavolta come Neal Morse Band, per la quale ha adottato il moniker semplificato NMB. Questo nuovo lavoro, intitolato 'Innocence & Danger', vede confermata la line-up con Mike Portnoy alla batteria, Randy George al basso, Eric Gillette alle chitarre e Bill Hubauer alle tastiere, oltre ovviamente allo stesso Neal. Per le parti vocali si alternano dietro ai microfoni soprattuto quest'ultimo, Eric e Bill (in genere Morse canta la strofa, Hubauer il bridge e Gillette il ritornello), ma anche Portnoy contribuisce in alcuni passaggi, cercando così di creare maggiori sfumature con le loro voci. A differenza dei due precedenti full-length, stavolta 'Innocence & Danger' non è un concept-album, il che permette a Morse e compagni di spaziare con maggiore libertà tra i vari brani. In effetti, sotto questo profilo, c'è persino una certa varietà tra le tracce del primo disco, incentrato perlopiù su sonorità ariose e atmosfere oniriche, con sfumature sessantiane e melodie accattivanti. Tra queste, a prescindere da quelle scelte per i video promozionali, ci hanno maggiormente convinti tracce come l'opener "Do It All Again", "The Way It Had To Be" e "Bridge Over Troubled Water". C'è poi una strumentale tutto sommato alquanto insignificante, "Emergence", alla quale segue la prima parte di "Not Afraid", qui in versione voce e chitarra acustica, mentre la seconda parte, ben più articolata, è stata inclusa nel secondo disco. Qui ritroviamo solo due tracce, che tuttavia riportano una durata complessiva di oltre 50 minuti, ovvero appunto la seconda parte di "Not Afraid" e "Beyond The Years", una lunga suite di oltre mezz'ora. Ovviamente, neanche a dirlo, è proprio questo secondo disco quello più complesso, intricato e affascinante, nel quale i musicisti hanno modo di scatenarsi con tutta la loro fantasia e creatività, con qualche concessione pure al virtuosismo (come lo stratosferico duetto di George e Portnoy verso la parte finale di "Beyond The Years"). Per contro, il primo disco risente un po' invece di un'impostazione troppo incentrata sulle melodie e non riesce ad avere la stessa brillantezza in tutti i brani: anzi, a nostro avviso magari l'album avrebbe funzionato anche meglio con qualche traccia in meno. Resta di fatto però come Neal Morse riesca ad associare a tanta quantità anche una corrispondente qualità delle sue composizioni, perciò sotto questo profilo non possiamo dire che 'Innocence & Danger' deluda le aspettative, specialmente, come già precisato, per il davvero ottimo secondo disco. Si evidenzia, inoltre, che nella versione in doppio cd è stata aggiunto anche un dvd con un documentario della durata di un'ora, incentrato sul "making of" dell'album e altro ancora.
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