NATTSMYG: Fylgja
data
03/06/2011Appena ho messo su il disco, il primo rimando palese cui mi han portato gli svedesi sono le prime cose ad opera degli Orphanage. Non chiedetemi perchè: sarà per la voce femminile immersa in un' atmosfera eterea e solo a tratti puramente violenta, o per gli stacchi melodici delle chitarre che riescono a disegnare panorami sognanti, e allo stesso tempo oscuri ("Skuggfolket"). Pur non essendo la caratteristica più palese in un disco come questo, i rimandi alla band olandese passano in secondo piano grazie alla capacità della band di aver composto dei brani robusti, e con piena personalità. Più forti si fanno le trame folk, in brani come "Fjattrad", o "Irrblossens Sken", dove fa capolino il solito alternarsi di voce femminile e maschile. Dopo due full-lenght e svariati demo la band sembra aver preso coscienza di una maturità musicale di fondo, a cui mancano solo i suoni giusti. Per farla breve: se in futuro si ascolteranno altri brani come "I Skogens Hjarta", la via intrapresa sarà quella giusta. Un'ottima miscela di inserti folk, metal estremo e momenti più atmosferici.
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