VITAL REMAINS: INTO COLD DARKNESS
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17/02/2007A tre anni dal feroce debut-album "Let Us Pray", gli scatenati deathster di Providence tornano alla ribalta con questo originale full lenght. Già ad un primo contatto visivo, si avverte subito un certo cambiamento di sound. L'artwork che fregia "Into Cold Darkness", infatti, fa certamente pensare alle fredde atmosfere delle lande norvegesi e quindi a sonorità marcatamente Norse. E proprio la prima, lunga traccia, "Immortal Crusade", avvolge l'ascoltatore con una fredda oscurità, prima di percuoterlo con la sua violenza. Le influenze black certamente ci sono: Bathory e Venom su tutti. Quindi atmosfere oscure e malsane, brani lunghi e cadenzati commisti ad altri momenti di pura ferocia e violenza. Questo è ciò che i Vital Remains offrono nell'album qui discusso, il quale rappresenta un po' una voce fuori dal coro nell'ambito del death metal americano, poichè al momento della sua pubblicazione una simile commistione di sonorità Us death e Norse black rappresentava decisamente una cosa poco comune. Interessante la cover di "Dethroned Emperor" dei celeberrimi Celtic Frost. "Into Cold Darkness" può essere considerato dunque come un precursore della sempre più prolifica scena black statunitense, e basta ascoltare una qualunque delle band di questo 'nuovo corso' per capire il segno che i Vital Remains hanno saputo lasciare con questo album, certamente non suonato in maniera egregia, ma di sicuro impatto.
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