VITAL REMAINS: DAWN OF THE APOCALYPSE
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27/03/2007Con questo interessante album i deathster di Providence sono tornati alle scene dopo quasi tre anni di silenzio. Il sound vagamente black dei lavori precedenti qui sembra essere scomparso per lasciare posto ad un death metal durissimo e senza compromessi. La blasfemia dei testi è sempre di casa qui, ma in questo album i Vital Remains sono andati oltre i soliti luoghi comuni tipici del genere, riuscendo ad approfondire il discorso e a conferirgli anche una certa dignità intellettuale. Il grevissimo e affascinante artwork è fortemente sintomatico della malvagità e della violenza che attende l'ascoltatore. Brani durissimi, diretti, con pochi compromessi, che alternano tremende sfuriate brutal a malinconici e claustrofobici ritmi cadenzati, bellissimi fraseggi acustici e una certa ricercatezza solistica: tutto ciò è "Dawn Of The Apocalypse". Ognuna delle lunghe, nove tracce che compongono l'album, rappresenta un capitolo a sè stante, con un proprio senso e un proprio pathos. Grande lode, dunque, ai polistrumentisti Lazaro e Suzuki, che in questo album hanno regalato una grande prova. Onestamente sono dell'opinione che questo disco, come del resto gli stessi Vital Remains, sia stato oltremodo sottovalutato, anche perchè ha preceduto il decantato "Dechristianize", che a dir il vero, in più a "Dawn Of The Apocalypse", ha soltanto una maggiore mediaticità, dovuta soprattutto all'apporto del diabolico Glen Benton (Deicide) in qualità di vocalist. Non sottovalutate questo album e questa band.
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