VITAL REMAINS: DECHRISTIANIZE
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24/08/2003Dopo 4 lunghissimi anni tornano finalmente i Vital Remains, gruppo che probabilmente non ha mai raccolto quanto in realtà meritasse e che dopo un totale stravolgimento di line up ci regala un nuovo lavoro di pura blasfemia. Death metal incontaminato che a mazzate di una violenza inaudita contrappone sprazzi "melodici" che contribuiscono a rendere il tutto ancora più infernale. Le parti violente vengono brutalizzate ancora di più dalla grandissima prestazione di Dave Suzuki che, tenendo fede al proprio cognome, picchia il proprio drum kit con una velocità impressionante, ma non solo, lo stesso Suzuki ci "ammalia" con assoli chitarristici eseguiti con maestria, veramente impressionante il lavoro del polistrumentista che, nella tripla(!) veste di batterista, chitarrista solista e bassista, si conferma il leader assoluto del gruppo. Rispetto ad altri lavori del genere il minutaggio medio di "Dechristianize" è abbasta alto, la durata massima viene raggiunta da "Entwined Vengeance", dalla durata di circa 10 minuti e indubbiamente uno dei pezzi più riusciti dell'album. In veste di singer è stato chiamato a collaborare Glen Benton, scelta che sicuramente farà aumentare le vendite della band ma che a mio avviso si poteva tranquillamente evitare, l'immenso singer di "Deicide" e "Legion" infatti non riesce più ad offrire una prestazione vocale degna del proprio nome, o forse sono io che da mister Benton mi aspetto un pò troppo, mah. Altro elemento che balza subito ai padiglioni auricolari è la produzione killer, che conferma la professionalità dei Morrisound Studios, per quanto riguarda il Death Metal un vero must.
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