UNDER RADIO: BAD HEIR WAYS
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15/06/2004Secondo disco per gli Under Radio, prog band formata e guidata dal mastermind Eric Zimmerman, ottimo chitarrista e discreto compositore. Rispetto all'esordio la formazione sostanzialmente non cambia, sorta di super-musicisti acclamati quali Mark Zonnder e Matt Bissonette con l'aggiunta, in questa occasione, anche della presenza di Gregg Bissonette dietro le pelli. Dopo tale presentazione ci si aspetterebbe un intricato materiale iper-tecnico frutto della bravura dei musicisti in gioco, ma come ho evidenziato già nelle prime righe, Zimmerman è anche un compositore di buon livello che lascia spazio, sicuramente, a fattori prettamente esecutivi, ma che sa tirare avanti una canzone nelle giuste dosi anche di gusto e melodia. "Bad Heir Ways", infatti, è un incrocio verso cui convogliano diversità da svariate arterie musicali sia in fatto di influenze, sia di stili, oltre ad una buona dose di orecchiabilità. Nel disco convivono metal, hard rock, rock progressivo, sprazzi di musica orchestrale ed altro ancora, e tutto avviene in dosi equilibrate e professionalmente amalgamate dalla bravura tecnica dei musicisti. Da non aspettarsi, però, suoni cristallini come solitamente ci si aspetta da una prog band. Anzi, linea portante della produzione è un suono abbastanza sporco soprattuto in fatto di chitarra, che riesce a conferire al disco un elemento di distinzione nel marasma generale in cui tutti sembrano sempre più assomigliarsi. Un riferimento specifico, unico, volendo offrire un termine di paragone, non è facile evidenziarlo. Molti sono i riferimenti a band diverse seppur profeti alla pari nella loro strenua ricercatezza strumentale. Comunque, un prodotto più o meno per tutti, non eccezionale, ma che potrebbe piacere indistintamente per la sua grande versalità.
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