UNCHAIN: UNCHAIN
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23/05/2005Il suolo elvetico, da un po' di tempo a questa parte, sta sfornando un sempre maggior numero di hard-rock bands, le quali, ispirate al grande successo riscosso dai propri connazionali Gotthard, hanno permesso a tal genere musicale di rivivere quasi una seconda giovinezza, cosa questa enfatizzata anche dall'aumentare delle uscite sul mercato di tal tipologia sonora. Proprio all'interno di questo contesto vanno ad inserirsi i new-comers Unchain, gruppo accostabile per attitudine e qualità ai sempre elvetici Shakra, combo che hanno anche supportato da qualche anno a questa parte in tour per tutto il territorio svizzero. Hard-Rock granitico e rombante quindi, con sporadici inserti di blues d'atmosfera e frizzante rock 'n' roll, il tutto per dar vita ad una miscela che altro non potrà fare se non accaparrarsi le dovute attenzioni dei fans del genere. Le nove tracce contenute nel cd, dal punto di vista qualitativo, difficilmente raggiungono picchi qualitativi altissimi, attestandosi invece su un livello di medio-alto (con maggior direzione verso il primo dei due) valore. La voce del singer Tom Fischer, tra le altre cose, è uno degli elementi che meno mi ha convinto dell'album in questione, e ciò soprattutto a causa di una spiacente mancanza di incisività, il tutto affiancato comunque da una prova esente da pecche stilistiche od esecutive. Non siamo quindi di fronte ad un capolavoro, ma non posso esimermi dal consigliare l'acquisto di tale cd a tutti gli amanti (come il sottoscritto) delle sonorità hard solide e dannatamente potenti, che all'interno di questo cd potrete trovare ben reinterpretate ed eseguite, con tanto di utilizzo di tutti i migliori dettami ad opera dei grandi nomi del genere. Nessun urlo da miracolo avvenuto quindi, ma comunque un buon diversivo da puro intrattenimento.
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