TRAIL OF TEARS: OSCILLATION
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09/10/2013Ricordiamo l’impegno messo dai Trail Of Tears nell’ultimo Bloodstained Endurance, destinato ormai a sciogliersi dopo una faida interna alla band che ha portato Ronny Thorsen, unico superstite, a riformare la band. Bene, una nuova faida ha messo alla prova per l’ultima volta il gruppo, destinato a finire per sempre la sua avventura. Viene quindi quasi naturale considerare questo 'Oscillation' come l’ultima loro fatica discografica, anche se a giudicare dai buoni spunti presenti forse qualcosa da dire la band l’aveva ancora. La bella energia che caratterizzava il precedente è ben presente, con riff di chitarra aggressivi e un drumming robusto a far a padrone in un sound gothic che non manca di richiamare stili e suoni già sentiti, ma che cerca di rendersi distinguibile e farsi notare in mezzo alla folla. Molto riuscite le melodie più legate al gothic, più atmosferiche e intime, che spezzano la grinta dei pezzi e danno un po' di respiro. Però quello che si nota è da un lato l’eccessiva lunghezza dei brani che dopo la prima metà causa più di un sbadiglio, e dall’altro come l’impianto delle canzoni sia costruito per favorire le perfomance della singer Cathrine Paulsen, riuscendo così a regalare una buona prova. In conclusione, un disco che cerca di mantenere la loro impronta, ma senza pretese ulteriori, come se avessero predetto il destino che da lì a poco si sarebbe realizzato.
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