MINOTAUR: GOD MAY SHOW YOU MERCY... WE WILL NOT
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16/04/2009Candidati al guinness dei primati nella categoria "maggior intervallo di tempo intercorso tra il primo e il secondo disco", i Minotaur hanno da poco messo in circolazione 'God May Show You Mercy... We Will Not', release che segue, a distanza di ben ventun anni, il debut 'Power Of Darkness'. Il terzetto tedesco riprende esattamente da dove si era interrotto il discorso ormai due decadi or sono, riallacciandosi ad un thrash metal intransigente e spietato, che non tradisce le attese di un titolo inequivocabile. A metà strada dunque tra il thrash teutonico e quello d'oltreoceano (leggasi Slayer), la proposta dei tre musicisti si mantiene costantemente su binari già percorsi (e consumati) da centinaia e centinaia di altre band, non mostrandosi in definitiva troppo originale. A favore dei redivivi Minotaur gioca però un impatto che non punta a fare prigionieri e un'immediatezza che permette una facile assimilazione dei vari brani: "Cannonballfire", "Soulless" e "Into Oblivion" da questo punto di vista sono delle vere e propie mazzate di puro, istintivo e virulento thrash metal della vecchia scuola che daranno del filo da torcere anche ai padiglioni auricolari delle nuove generazioni. Certo non siamo di fronte a una band che ha intenzione di rivoluzionare la musica heavy, questo è chiaro, ma 'God May Show You Mercy... We Will Not' è comunque in grado di farci passare quasi quaranta minuti all'insegna di una frenesia thrash d'altri tempi. Merita inoltre una citazione particolare Andreas Richwien, il cui cantato acido e sguaiato, agli antipodi della melodia, potrebbe incontrare gli entusiasmi di una vasta schiera di fan.
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