TORQUEMADA: TALES FROM THE BOTTLE
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14/02/2007Trio bergamasco all'esordio, i Torquemada propongono rock allo stadio embrionale, diretto, sporco e sudaticcio. Un disco dal titolo esplicativo visto che l'atmosfera evocata è quella da club di seconda mano dove alla musica si affiancano beveroni di alcol e fumo, e gente che fa di questo trittico un motivo per vivere. Uno stile di vita in piena regola. "Tales From The Bottle" è il classico disco etichettabile come niente di eccezionale, ma che piace; niente di interessante, ma essenziale, di quelli che ci riportano all'origine, ma senza essere inutili, o superati. L'unica appunto è, forse, proprio la mancanza di qualcosa di "memorabile", perché messo su il CD l'ho ascolti tutto d'un fiato, ma non ti rimane niente in testa se non la voglia di risparartelo di nuovo e lasciarti andare. Quasi come una esigenza momentanea perché non ricorderete niente dopo, né una melodia, né altro. Certo figurano come una band dall'attitudine live assai spiccata, probabilmente loro dimensione ideale dopo poter dare sfogo alla dote esplosiva imbevuta di "garage" ed "alternative" che si portano dietro, e che su disco emerge solo in parte a causa di una produzione "troppo" pulita per un suono che farebbe miglior figura senza spolverate da studio. Ma per il momento credo possa bastare quanto contenuto nel disco, con l'auspicio che la band possa anche osare un goccio di più in futuro, e stimolare l'ascoltatore a ricordarli anche dopo averli ascoltati: chi tra voi ricorderebbe qualcosa dopo una tranvata sulla dentiera? Ora, finita l'urgenza, offriteci qualcosa in più.
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