HELSTAR: Glory Of Chaos
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23/10/2010Graditissimo ritorno degli americani Helstar, un gruppo che possiamo definitivamente dichiarare risorto dalle proprie ceneri. Dati per spacciati da molte grandi label discografiche, si sono presentati in forma smagliante con un album decisamente competitivo. Il genere è il sempiterno power americano condito di sonorità fresche e dichiaratamente moderne. La produzione è di alto livello dove le chitarre graffianti sono sempre ben in evidenza, la voce è ben mixata e presente: la sezione ritmica è buona, peccato per la cassa “triggerata” non al top per quanto riguarda la scelta dei suoni. La qualità dei brani è davvero elevata: “Pandemonium” e “Bone Crusher” guidano la classifica delle migliori, mentre le validissime “Monarch Of Bloodshed” e “Dethtrap” seguono a ruota. Conclude la melodica “Zero One”: un brano acustico breve (56 secondi) che scrive la parola fine ad un album che sarà sicuramente tra i migliori lavori usciti quest’anno. L’esperienza in fase compositiva del gruppo è evidente: non ci sono sbavature negli arrangiamenti, le ritmiche non risultano ripetitive e non annoiano, in questo modo lo sviluppo del brano è costante e mai scontato. Un album altamente consigliato ai fan del power americano, quello nudo e crudo fatto di plettri macinati da ritmiche serrate e voce possente e dominante.
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