POWERWORLD: Human Parasite
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23/10/2010Torna dopo un paio d’anni la band degli ex-Freeedom Call Ilker Ersin e Nils Neumann con una formazione fortemente rimaneggiata che vede la presenza di Andrew "Mac" McDermott (ex Sargant Fury/Threshold) e Simon Michael (Subway To Sally), rispettivamente alla voce e alla batteria (anche se Michael ha solo partecipato alle incisioni e, di fatto, l’attuale batterista e Achim Keller) , come nuovi elementi caratterizzanti l’attuale sound del combo. Il passaggio dalla Metal Heaven alla SPV è l’ultimo elemento che segna il definitivo passaggio da un esordio non propriamente memorabile (fatta eccezione per i nostalgici degli Elegy della Hovinga-era) a questo 'Human Parasite' che, pur mostrando i muscoli sin dall’inizio (cosa quasi obbligatoria chiamandosi MondoPower!), arricchisce lo spettro musicale con inserti progressive, aor e hard rock. Fondamentale l’apporto dello shredding quasi malmsteeniano di Barish 'Jaded Heart' Kepic e delle soluzioni più elettroniche di Neumann, mentre i testi, in controtendenza rispetto alla maggior parte delle bands che seguono questo filone musicale, vertono esclusivamente su tematiche sociali. La produzione è scintillante (al mastering una garanzia come Achim Köhler) e permette di apprezzare appieno il mestiere che trasuda da un lavoro come questo che, pur non essendo assolutamente rivoluzionario nel suo genere, ha il pregio di non stancare dopo numerosi ascolti. McDermott è senza dubbio l’elemento di novità più rilevante (anche perché è difficile poter affermare che Michael abbia svolto il suo compito meglio di Sascha ‘Helloween’ Gerstner nel debut di due anni fa) che conferisce lo spessore adeguato a tracce come la melodica "Stand Up" e la conclusiva "King For A Day", forse il pezzo da novanta di tutto l’album. Date una seconda chance ai Powerworld e vedrete che non ve ne pentirete.
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