TOKYO MOTOR FIST: Lions
data
11/07/2020Hair Metal, uno spruzzo di Danger Danger shakerato con un po’ di Trixter e Def Leppard, et voilà: è pronto il nuovo 'Lions', seconda fatica dei Tokyo Motor Fist, band capitanata da Ted Poley e Steve Brown, anime di due dei gruppi sopracitati, coadiuvati ancora una volta da Chuck Burgi (Rainbow) e Greg Smith (Alice Cooper). Grande riff catchy e parte subito “YoungBlood”, e gia assaporiamo i Def Leppard dei tempi migliori. Grande pezzo e primo singolo, il disco promette bene. Ennesimo riff superlativo, un bel "whoo whoo" e parte “Monster In Me”, e qui già gridiamo al miracolo. Allora esiste ancora qualcuno in grado di scrivere pezzi hair metal come 30 anni fa. Chorus da stadio e miglior pezzo a parere dello scrivente del disco. ”Around Midnight” (canzone molto Danger Danger) chiude il terzetto iniziale. In gergo, inizio col botto! Disco che non delude, e che continua per tutta la durata a regalarci grandi chorus e grandi riff. Impossibile non citare canzoni come “Mean it”, o il lento 'Lions'; così come è impossibile fare un track by track in quanto filler non ci sono, e tutte le canzoni sono dotate di ottima struttura strofa–bridge–ritornello, costruite da manuale e che ti si stampano subito in testa come il buon vecchio hair metal insegnava. Capolavoro, quindi? Quasi. Il disco è da cardiopalma, per cariità, ma è giusto sottolineare, per i tempi di oggi, in quanto manca di quella “laccatura” che avevano i grandi MUST del passato e che potevano permettersi produzioni e investimenti di tutt’altro calibro. Noi rocker nostalgici comunque ci accontentiamo. Lunga vita a progetti come questo, lunga vita all’hair metal!!
Commenti