THE UNGUIDED: Lust And Loathing
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04/03/2016Da quando se ne sono andati dai Sonic Syndicate (una meteora che ha però saputo fare molto bene, almeno per un paio d'anni), Roland, Richard e Roger hanno dimostrato che il vero cuore pulsante della band erano loro. Con i The Unguided, infatti, hanno recuperato alla perfezione il metal bombastico, melodico e leccatissimo che ha fatto breccia ormai quasi un decennio fa; dopo il blu dell'epico 'Hellfrost' e il rosso dell'aggressivo 'Fragile Immortality' arriva il verde di 'Lust And Loathing'. Pur rimanendo nel loro seminato (per fortuna!), i cinque svedesi stavolta consegnano un disco più malinconico, più umorale e straziante: non aspettatevi certo un disco dei Katatonia, ma ai pezzi maggiormente aggressivi e 'pop' di sempre (su tutti le hit "Enraged" e "Phobos Grip") si alternano pezzi più ragionati e ariosi, caratteristicamente scandinavi, dove i tastieroni, i riff e le due voci di Roland e Richard si amalgamano comunque alla perfezione come in "King Of Clubs", o "Hate (And Other Triumphs)". Tutta la band fornisce una prestazione maiuscola sempre al servizio della forma canzone, ma un plauso va a Roland, sempre più bravo e preciso nei suoi assoli; continua inoltre la tradizione degli easter egg che fanno riferimento e fanno il verso ai Sonic Syndicate di una volta e attuali, tutti da scoprire. Un disco per fan, sicuramente, ma un disco formalmente ed emozionalmente ineccepibile.
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