THE SOURCE: ALL ALONG THIS LAND
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07/09/2006I The Source, con base a Los Angeles, sono una band composta da un giovane e talentuoso quartetto: musicalmente dedito ad un prog rock di stampo settantiano, i quattro americani entrano nei nostri stereo col loro debut album "All Along This Land". Le nove tracce del disco ci mostrano una band incredibilmente interessante, con un songwriting e una perizia tecnica veramente notevoli: il fulcro del disco è sicuramente la suite che dà il nome all'album, composta da cinque canzoni che sprizzano gioia e solarità ed intrise di quel sound progressivo che tanto ha spopolato nei mitici anni settanta. Il risultato non è però una mera celebrazione dei maestri del prog di quel periodo d'oro: i The Source riescono, pur seguendo un percorso musicale chiaro e ben definito, a suonare freschi e convincenti; una vera sorpresa per il sottoscritto che, vista la giovane età del gruppo, non sperava certo di trovarsi di fronte ad un prodotto così maturo ed interessante. Ma parliamo della suite: "All Along this Land" ci riporta indietro di trent'anni, investendo l'ascoltatore con la sua carica e melodia; le cinque parti risultano ben relizzate, e i The Source riescono a proporci delle soluzioni musicali ricercate ma al contempo molto semplici da seguire ed assimilare. Onore alla prestazione del cantante/tastierista Aaron Goldich che convince in tutte le tracce, regalando una prestazione concreta e senza inutili fronzoli o virtuosismi: a mio avviso il migliore della band anche se, credetemi, gli altri tre si attestano comunque su ottimi livelli. La produzione è ottima e permette di fruire appieno del cd: interessante anche il booklet, ben curato ed essenziale. In definitiva un prodotto che a mio avviso non dovrebbe mancare nella vostra collezione di dischi: se poi siete fan sfegatati del prog settantiano questo debut è il modo migliore per sentire come si può unire l'amore per certe sonorità con l'incedere inesorabile del tempo.
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