KAMPFAR: HEIMGANG
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28/10/2008Ritorno, a due anni di distanza dal precedente album ‘Kyass’, per una delle band più significative del folk norvegese, i Kampfar, che con questo ‘Heimgang’ manifestano ottima salute per la loro seconda vita, seconda vita iniziata proprio con il precedente lavoro, dopo una pausa di riflessione iniziata dopo l’uscita di ‘Fra Underverden’ e durata ben sette anni . Per coloro che non conoscono il genere, il folk norvegese non è affatto un sound solare e vivace come può essere il folk molto più popolare dei vari Mago De Oz, Skyclad, Korpiklaani e compagnia allegra. Il folk norvegese è una variazione a tema del black metal norvegese, ed il sound dei Kampfar incarna tutti gli elementi tipici di questo genere, quindi riffs minimali ripetuti alla noia lungo tutta la durata dei pezzi, un sound per la chitarra di Thomas glaciale e privo di qualsiasi forma di personalità ed un cantato screaming da parte del singer Dolk molto duro e rabbioso, con solamente lievi accenni al folk che si possono ritrovare a livello ritmico. Rispetto al precedente album, questo nuovo Heimgang limita molto la violenza e l’impatto blacky, a favore di un sound molto più cupo e claustrofobico; limita ma ovviamente non elimina, quindi non si preoccupino troppo i fans di vecchi Mayhem ed affini, mentre coloro che hanno apprezzato il primo Mortiis e l’ultimo Burzum troveranno molto più materiale adatto a loro. I pezzi sono tutti gradevoli, senza un highlight vero e proprio, e la produzione è abbastanza raw e sporca, il che dà il giusto effetto alle canzoni. Una copertina carina accompagna il tutto. In conclusione un buon disco, forse non eccezionale ma che si lascia ascoltare bene.
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