THE FLOWER KINGS: PARADOX HOTEL
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03/04/2006Dopo il modesto, a mio parere, Adam & Eve di due anni orsono tornano i The Flower Kings. Il gruppo svedese, in questo inizio di 2006, ritorna sulla scena con una vera marea di progressive rock, fresca ed impetuosa come il mare in burrasca. Due cd, diciannove canzoni per più di due ore di musica: una quantità tale di note e sensazioni da riempire almeno un mese di ascolto del più fanatico amante del progressive rock. Una sequenza senza fine di palpitanti emozioni rese in modo incredibilmente vivido dalla chitarra di Roine Stolt e dalle tastiere di Tomas Bodin. Difficile, anzi direi impossibile, analizzare in modo analitico un disco di questa portata: in questa ultima fatica del combo svedese troverete tutta la classe, la tecnica compositiva e l'amore per il prog che un'appassionato vorrebbe trovare in un supporto argenteo. Il mio consiglio è quello di ascoltare questo disco in totale relax, e lasciarsi trasportare ed ammaliare dai vari umori che pervadono le songs: un'esperienza incredibile da provare nel modo più congeniale, cercando di liberarsi, attraverso le note, del fardello del proprio corpo per viaggiare liberi attraverso le incredibili melodie del cd. La produzione è a livelli di eccellenza e la cover ritrae il gruppo, in versione fumetto, pronta per entrare nel Paradox Hotel, luogo così affascinante e pieno di sorprese: siete pronti per seguirli anche voi? P.S. Nella tracklist non c'è un errore di battitura: ci sono veramente due tracce col numero nove!
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