WHITE SKULL: FOREVER FIGHT
data
25/04/2009’We Are Coming’: con questo intro si apre la nuova fatica discografica dei “nostri” White Skull. Ed in un certo senso c’è proprio necessità di annunciarsi, visto che Tony “Mad” e compagni paiono aver deciso di darsi alle variazioni stilistiche. Difficile riconoscerli, in un primo momento: serve la voce di Elisa per rendersi conto di chi si stia ascoltando. Il primo pensiero va alle similitudini compositive con i Vision Divine da cui proviene il tastierista Alessio Lucatti, ed è fin troppo semplice supporre che questi abbia avuto un certo peso nel songwriting. Talmente semplice che, a scanso di equivoci, abbiamo preferito indagare in maniera più approfondita ed approfittare dell’intervista a Tony per chiederlo direttamente a lui. Va comunque sottolineato come questo aspetto si ravvisi essenzialmente nei primi pezzi, mentre da ’Spy’ in poi emerge più chiaramente la personalità caratteristica della band. Da qui in poi la pecca fondamentale di questo disco risulta essere il mixaggio, troppo dedito alla profondità ed alla sinfonicità dei suoni, tanto da arrivare a sacrificare l’impatto tipico della band. In particolare, spiace non poter apprezzare appieno le classiche “mazzate” di Alex Mantiero, tecnico come sempre ma dalla riuscita sonora meno irruente ed esplosiva del solito. Particolarmente rappresentative della “vecchia scuola” risultano ’Heavy Metal Axes’, ’Forever Fight’ e ’Beer Cheers’, decisamente pezzi da live set: potente e cadenzata la prima, veloce e trascinante la seconda, da “metallari ubriaconi” la terza. Per il resto il disco si presenta bene, articolato e vario; rimane comunque la perplessità relativa al fatto che paia più un disco “di apertura” che non “di conferma”. Ad altri giudicare se sia più auspicabile dare ai “die hard fans” ciò che si aspettano e chiedono o tentare nuovi spazi di mercato; sicuramente non sarà comunque un disco che non dia adito a discussioni. La qualità c’è, questo è innegabile; eppure un’ombra di tristezza si fa largo in chi, come chi scrive, segue Tony fin dagli esordi, ed ancora aspetta speranzoso di sentirlo riprendere la strada percorsa con i primi lavori. Un tentativo in questo senso era stato fatto con ’’Ring Of The Ancients’’; ’’Forever Fight’’ è un altro discorso. Valido, ma innegabilmente altro.
Commenti