THE FLOWER KINGS: ADAM & EVE
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28/08/2004Ennesima uscita in casa Flower Kings, questo "Adam & Eve" segue, a distanza di due anni, quel "Unfold The Future" che aveva riscosso molti giudizi positivi sia dalla critica che dal pubblico. Questo nuovo capitolo del combo svedese vede Roine Stolt e soci alle prese con la visione cristiana della creazione, con il disco che si snoda dalla creazione del mondo a quando Caino uccide Abele: un concept album che dimostra le indubbie doti di songwriting del tuttofare Roine. Quello che in questo disco sembra invece non funzionare è l'eccessiva lunghezza di alcune canzoni: infatti l'opener "Love Supreme" e "Driver Seat" (che invece si trova nella parte finale dell'album), pur essendo songs molto semplici dal punto di vista compositivo, tendono ad essere troppo dispersive e, a mio parere, non catturano a pieno l'attenzione dell'ascoltatore. Sono canzoni che comunque rimangono degli ottimi sottofondi musicali ma non risultano certo tracce memorabili e di impatto, pregiudicando a mio avviso il feeling con l'ascoltatore. Infatti le canzoni che rimangono più impresse sono certamente le settantiane "Cosmic Circus" e "Babylon", la teatrale e maestosa "A Vampires View", la radio-hit "Starlight Man": anche la imprevedibile "Timelines" e la toccante semi-strumentale finale "The Blade Of Cain" risultano ottimamente concepite e suonate, visti anche il livello tecnico di cui una band come i The Flower Kings dispone. In definitiva un buon prodotto, parto di un grande gruppo prog-rock forse sempre troppo ancorato a certe sonorità settantiane: per molti potrebbe essere un difetto, per altri un pregio; se siete fra i secondi e/o amate alla follia il combo svedese andate a comprare pure questo "Adam & Eve"; l'ascolto preventivo in questo caso può non servire, perchè è un cd che comunque ha bisogno di parecchio tempo per essere assimilato
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