THE AURORA PROJECT: ...UNSPOKEN WORDS
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07/02/2006Disco inconcludente, irrisolto questo degli olandesi The Aurora Project. "...Unspoken Words" è il loro CD d'esordio, un lavoro che presenta tutte le caratteristiche negative tipiche della prima uscita discografica, e per giunta con molte di quelle pretese("suonare come X") che stancano dopo poche canzoni. Si fanno molti nomi, nomi importanti nel tentativo di dare un indirizzo alla proposta che i nostri tentano di far passare. Dai Pink Floyd agli Anathema tanto per citarne qualcuno, ma inutile dire che il concept in oggetto è assai distante non solo dalla qualità raggiunta da quelle band, ma anche e soprattutto dal talento delle stesse. Queste parole non pronunciate sono prive di idee. Ne hanno una di fondo, e quella sarà dal principio alla fine. Le parti cosiddette atmosferiche annoiano, si ripeteno tutte uguali rigirandosi su se stesse, e l'apporto tecnico è di quelli che rientrano nella media, se non peggio in singoli casi come quello del singer Dennis Binnekade, ugola anonima e priva di espresività che nei momenti di maggiore esaltazione, vedi in "The Betrayal", appare come la brutta copia di Eddie Vedder. Per dovere di cronaca, il concept si dipana attorno ad un concetto filosofico classico di cartesiana memoria("Penso, dunque esisto"), una sorta di viaggio spirituale musicato che ha nella struttura il suo unico punto di forza, ma che risulta comunque troppo slegato e penalizzato dalla poca compiutezza. Niente di particolarmente interessante, in definitiva. Solo una prospettiva che potrà concretizzarsi curando molto di più gli arrangiamenti non limitandosi ad enfatizzarli, e lavorando sodo sul songwriting, principale carenza del quintetto.
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