LESTER AND THE LANDSLIDE LADIES: Estranged In Ladyland
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29/01/2011Da Modena con furore e siamo al quinto album per il mitico Lester ed i suoi compagni di avventura. Al solito ci offrono un brillante rock and roll con qualche alone punk, una sorta di mix tra i New York Dolls e Kiss con influenze Ramones. Ogni brano ha sempre un inciso da spettacolo costruito su di una semplice struttura immediata e di gran presa_ possiamo immaginare un Gary Glitter che fa a botte con gli Sweet, dove i Dead Boys arrivano incazzosi a rimettere a posto le cose. La voce di Lester è molto particolare ed unica, un misto tra un bluesman colmo di alcool e un punk incazzato dei giorni nostri senza mai esagerare in urla e strepiti di sorta. Sotto un certo aspetto è un album da sentire tutto d'un fiato, i quattordici pezzi scorrono via che sono un piacere, la loro immediatezza e la breve durata fanno si che l'ascoltatore non sia avvolto dalla noia, anzi! Tra i vari brani sono da urlo "Margarida" che è veramente irresistibile, "From The Start" per le sue intenzioni e la title track, riflessiva e un po' più intima delle sue scanzonate sorelle presenti nel disco, "Dead And Gone" per lo splendido ritornello e l’assurda quanto toccante chiusura di "For The Ramones". Un accenno d'obbligo alla produzione che è minimalista ma al contempo perfetta, gli stessi arrangiamenti, se pur basilari, colgono nel segno l'obiettivo del prodotto diretto e immediato. Siamo di fronte ad un ottimo disco, piacevole, positivo, allegro e colmo di belle idee e intezioni, la migliore uscita del genere che può sconfinare nello sleaze più leggero, ma che fa fare un salto a Lester sopra i vari Hollywood Killerz, Superhorrorfuck ed affini!
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