the 11th hour: the burden of grief
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11/11/2009Edward R. Warby l'eclettico batterista olandese che ha preso parte a gruppi come Gorefest, Elegy e Ayreon si presenta ora con il proprio progetto personale The 11th Hour. Dopo aver militato in decine di gruppi e collaborato con altrettanti, passando tra death e progressive metal con incredibile disinvoltura, questa volta è arrivata l'ora di suonare un qualcosa di più personale, in questo caso doom metal con una discreta dose pompata di ormoni. 'Burden Of Grief' è quindi l'album di debutto di Ed Warby che si avvale della collaborazione di Rogga Johansson alle voci, per il resto è tutta farina del sacco del buon Ed. Come accennato il genere proposto è una sorta di doom metal granitico e maschio, con voce pulita e growl, monolitico nell'incedere e altamente ipnotico nelle soluzioni adottate, influenzato stilisticamente dai primi Candlemass e Anathema (del periodo 'Pentecost III') tutto molto bello e ritmato e, in particolare, di un dinamismo che non annoia. L'album è una sorta di concept riguardante gli ultimi momenti di vista di un malato terminale, una sorta di analisi della propria vita vissuta a pochi istanti dalla propria morte. Liricamente quindi il disco ha un suo spessore di rilievo che, associato alla sua controparte musicale, contribuisce a creare un'opera di tutto rilievo che potrà godere, ne sono sicuro, di una longevità superiore al comune.
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