TEER: TEER

Una gradevole sorpresa, questo il primo pensiero che invade la mia mente quando ripenso al giorno in cui ho acquistato ed ascoltato il debut album degli americani Teer, autori di un buon cd di hard melodico misto ad AOR, capace di far sorridere subito ad un primo impatto. Già nell'opener "Heaven's Not Enough" (senza dubbio la mia preferita del lotto) salta subito all'occhio la direzione stilistica intrapresa dal combo proveniente dalla Florida, una miscela nel quale le vocals cristalline di Dan Michaels presenti nel chorus si agganciano con buoni risultati all'impronta hard delle chitarre della strofa, lasciando una sensazione di compiutezza e soddisfazione. Se "Sadie" e "Man Of The World" catturano per la loro semplice bellezza mista a sensazioni di deja-vu, una sottolineatura di dovere va sicuramente fatta relativamente alla song "Vampire's Lullaby", oscura come poche negli arrangiamenti della strofa, per poi andare ad esplodere nel vorticoso incedere del ritornello. Dopo altri più che dignitosi episodi tra i quali segnalo la rockeggiante "Beggin' ", l'album si conclude con la potente "Pride", chiudendo un'opera che risulta riuscita sia per il coinvolgimento offerto, sia per l'ottima performance della band, nonostante l'originalità venga a mancare in maniera pressoché evidente. Se i Fair Warning vi entusiasmano e i Def Leppard vi fanno impazzire, allora vi consiglio di dare un ascolto a questo buon debutto offertoci dai Teer, un bel disco da assaporare in una giornata di sole nel quale avete voglia di farvi trasportare dalle note della buona musica. Nessum miracolo, per carità, ma un lavoro sicuramente più che onesto.