SYNDONE: ODISSEAS
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05/06/2014Gran bel disco questo nuovo lavoro dei Syndone, progressive band piemontese alle prese con uno stile ben definito che sa essere all'occorrenza moderno, ma ben ancorato al passato con la sue frequenti sfumature sinfoniche, ed un bagaglio artistico voluminoso che sposa più di una causa in fatto di prog - il romaticismo, la tecnica strumentale, le ambientazioni letterarie e/o storiche e via dicendo. A dare ancora più spessore ad 'Odisseas', oltre ad una band con un'intesa invidiabile, ricoronno anche super ospiti come nel caso di Marco Minnemann alla batteria, il quale riesce a dare colore e fantasia ad una sezione ritmica che fa pendant con la creatività di Nik Comoglio alle tastiere, e di Francesco Pinetti al vibrafono. Impressionante, infine, il lavoro di Riccardo Ruggeri dietro al microfono, abilissimo attore, completo ed all'altezza sempre, in ogni momento, a dare anima alle emozioni più disparate, anche agli antipodi - delicatezza e rabbia trattate con la stessa maestria. Da segnalare, infine, anche la presenza di John Hackett al flauto, fratello del più noto Steve. Un disco prog a tutti gli effetti - e solo dal lato positivo del giudizio - che si sviluppa in un concept assai ricercato, a tratti sperimentale, ma arrangiato e curato in ogni minimo dettaglio tanto da renderlo il miglior disco dei Syndone.
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