SYN:DROM: WITH FLESH UNBOUND
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20/04/2010Esordio animalesco per gli svedesi Syn:drom che senza perdersi in inutili fronzoli,le danno giù da matti senza tralasciare l'aspetto melodico, come si conviene alle band metal col passaporto svedese. I ragazzi chiamano in causa gli immancabili At The Gates e Dismember e i più recenti Blood Red Throne, ma ci mettono una carica così violenta e malvagia che non si può non pensare ai Nile ("Scorned Messiah") e in generale alla vecchia scuola floridiana. I ragazzi picchiano forte e, garantiamo, tecnicamente ci sanno anche fare. In realtà non inventano nulla di nuovo, però puntano di gran carriera verso il risultato essenziale attingendo dal meglio del presente e del passato del metallo della morte. Anche l'ottima produzione ci mette del suo, con un equalizzazione molto swedish che lascia molto spazio alle chitarre e alla voce, mentre la batteria, devastante in puro stile Behemoth, appare appena appena più tenue e meno presente. Non manca la melodia, soprattutto in episodi come "Obsolete Gods" ma in generale è la voglia di far male a regnare suprema nel songwriting degli scandinavi. Si potrebbe dire che l'unica pecca sia una certa ripetitività della proposta, ma gli amanti delle sonorità estreme non potranno restare indifferenti di fronte a un lavoro del genere. La Svezia non si smentisce mai quando si tratta di Death.
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