SSS: Problems To The Answer
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04/08/2011Prima di cominciare la recensione sembra quanto mai doveroso fare una piccola premessa: correva il 1985 quando un manipolo di scapestrati, che rispondeva al nome di Billy "Mosh" Milano, Scott Ian, Dan Lilker e Charlie Benante, decise dar vita progetto Stormtroopers Of Death (meglio noto come S.O.D.), dando alle stampe quel capolavoro inarrivabile intitolato "Speak English Or Die", e di consegenza al "crossover", una letale miscela di hardcore, punk e thrash. Introduzione necessaria perché, esattamente ventisei anni dopo, la storia si ripete per opera dei britannici SSS (acronimo di Short Sharp Shock). Ma questa formazione, onde evitare di essere considerata un semplice ed insulso clone dei maestri S.O.D. ha deciso di mettere in risalto molto di più la parte punk in puro stile inglese a discapito della vena thrash. Questo non vuol certo dire che ci troviamo dinanzi ad un album per donnicciole. Al contrario, gli SSS sono un'autentica bomba ad orologeria pronta a deflagrare ed a scatenare tutta la propria potenza distruttrice. 'Problems To The Answer' ci regala delle sonorità che, seppur grezze e minimaliste, sono dotate di una potenza irrefrenabile e contagiosa che soddisferà anche i palati più esigenti e sicuramente, in sede live, farà la gioia dei moshers più incalliti. A tal proposito ascoltate "The Kill Floor", "Laughing Leads To Crying", "Eat Me Drink Me Burn Me" (solo per citarne alcune), che racchiudono un concentrato di energia e potenza allo stato puro grazie anche all'assassina sezione ritmica. Citazione a parte merita sicuramente la lunghissima "Strangenotes", traccia che grazie al suo incedere lento e sinuoso fa ritornare in mente i vecchi fasti del punk e della N.W.O.B.H.M. Quindi siamo di fronte ad un ottimo disco che potrebbe accontentare buona fetta degli headbangers sparsi per il globo, anche se non sarà certo ricordato come una pietra miliare del metal. Resta però innegabile il fatto che questo release merita l'attenzione sia dei fan del genere e sia di coloro che vogliano addentrarsi, esplorare, conoscere e toccare con mano la potenza del vero, puro, immortale ed inossidabile "crossover".
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