SPACED OUT: UNSTABLE MATTER
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25/07/2006Quarta fatica in studio per gli Spaced Out, band canadese capitanata dal talento e dalla tecnica di Antoine Fafard: il combo nordamericano si presenta sulle pagine di Hardsounds con l'ultimo nato "Unstable Matter". Progressive metal strumentale con inserti rock/jazz, figlio di band seminali quali i Gordian Knot, è quello che troverete nelle dieci tracce di questo disco: un viaggio attraverso sonorità aliene, con Antoine concentrato a spedire la propria creatura musicale a spasso per l'universo, incurante della sensazione di spiazzamento che l'ascoltatore riceve tentando di seguire, a volte invano, questo essere mutaforma costituito da note ed effetti bizzarri. Un prodotto per palati progressivi fini, abituati a dischi in cui tecnica e melodia si fondono in modo ottimale creando spirali, vortici e, a volte, pacifici laghetti liberi da qualsiasi commercialità di sorta: qui si parla di musica ideata, composta e suonata solo per puro e semplice appagamento personale, senza la benchè minima ricerca della soluzione musicale che possa invogliare l'ascoltatore all'acquisto. Non esistono neanche tracce più easy per introdurre all'ascolto: chi fa play sul lettore stereo deve sapere a cosa va incontro sin dal primo istante, e si deve tuffare senza esitazione se vuole assimilare e godere appieno il platter. Una produzione ottima, che rende ancorà più aliena la resa delle tracce, e la stupenda cover sono le ciliegine sulla torta di un disco difficile ma assolutamente appagante, che saprà donarvi quarantacinque minuti di puro prog ad alto tasso tecnico: ascoltate i sample sul sito della label e non riuscirete più a farne a meno... Io vi ho avvisati...
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