SUICIDE FOREST : Reluctantly
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02/07/2021Spirale di angoscia, moto perpetuo in cui l’ondeggiare dei patimenti ci porta verso l’alto solo per farci cadere più rovinosamente. Nichilismo ed ambientazioni inaspettate sono la ricetta della one man band Suicide Forest, un progetto dedito ad un black metal dalla connotazione depressive e che si spinge su lidi atmosferici ed ambient. Queste suite sono la contemplazione di uno specchio d’acqua nero come la pece, in cui immergiamo la nostra anima scomparendo in un turbamento caotico e che vive di strutture che ci rammentano il concetto di old school e pagan. L’utilizzo minimale delle tastiere, effetti che sono filo di nebbia che si alza e nel quale soggiace un dolore a cui non si trova una spiegazione. La pace e l’accettazione sono gli arti di una serenità che non trova appoggio in 'Reluctantly'. Nube avvolge il nostro cuore, peso che non permette di vedere un futuro e dal quale ci allontaniamo rintanandoci in un silenzio lacerante. Domande che non hanno risposta, sound che vive di strutture conosciute, ma che trasmette emozioni e che ci riporta in mente i più classici Buruzm, Lustre e Xasthur. Una gioia stroncata, un sacrificio ed una costanza messe alla prova, per un disco che non si ferma al buio, ma che mostra sfumature e sensibilità dapprima sfuggenti. Vi consigliamo allora 'Reluctantly', secondogenito di un progetto a cui dovremo dare attenzione anche per il futuro.
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