SETZER, BRIAN: WOLFGANG'S BIG NIGHT OUT
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04/12/2007Che Setzer non stesse tanto bene si era intuito da tempo, ma questo 'Wolfgang's Big Night Out' ci dà la definitiva conferma: e gravemente malato. Geniale e folle. Dopo lavori che hanno ripercorso in lungo ed in largo le sue origini artistiche(rockabilly), e dopo averci sorpreso con un disco lo scorso anno, "13", in cui il nostro dava dimostrazione di sapere affrontare alla grande anche il rock americano in genere, il "gatto vagabondo" si da agli adattamenti dei classici, ehm, della musica classica. In che senso "adattamenti"? In chiave retrò, e come una vera big band. I brani sono tutti swingati come se fossimo negli anni '20-'30. Ascoltare la quinta sinfonia di Beethoven, l'Eine Kleine Nachmusik(la nota serenata mozartiana), il Guglielmo Tell di Rossini, Danubio Blu di Strauss e molte altre adattate e riarrangiate da lasciare a bocca aperta. Lo stile è sbarazzino, scanzonato e si sente. Brian ed i suoi uomini si divertono un mondo, consapevoli che quello che stanno facendo è una follia d'autore bell'e buona. Brani, ovviamente, perlopiù strumentali, rara la presenta di una voce(Setzer canta in "One More Night With You", adattamento dell' Hall Of The Mountain King di Grieg), mentre più frequente è l'utilizzo di un coro femminile, un tuffo spassoso in un passato che coverizza un passato ulteriore. Altri pezzi enormi sono "For Lisa"(la "Per Elisa" beethoveniana) e la "Sabre Dance" di Khachaturian con l'orchestra letteralmente scatenata. Fiati, chitarre, ritmiche imprevedibile. Un disco che spezza qualsiasi ascolto stiate avendo. Un cd di rottura che in qualsiasi momento potrebbe rivelarsi un toccasana per l'umore e per il vostro brutto culo marcio. Brian Setzer(il quale si mette a parodiare anche i titoli) riesce ancora una volta nell'impresa di sorprendere, cosa che molti iper-quotati musicisti è diventata ormai una chimera.
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