SETZER, BRIAN: SONGS FROM THE LONELY AVENUE
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10/12/2009Prolifico quanto o più dell'attività sessuale di un coniglio, questa volta il buon Brian non sorprende come nei precedenti dischi. Pur mostrando, come sempre alla grande, tutte le sue doti come il gusto sopraffino negli arrangiamenti e l'innata indole scanzonata, questa volta l'ex Stray Cats non raggiunge le vette qualitative a cui ci ha abituati nel corso degli ultimi anni. I brani divertono ancora, ed ancora una volta si cela quell'infingardo e truffaldino velo di malinconia dietro ogni sua "battuta", ma il songwriting a 'sto giro pare proprio stanco. E' un riciclaggio, ben eseguito, di quanto già detto fino a ieri. Non che fino a ieri i suoi lavori fossero intrisi di chissà quale svolta evolutiva, ma la qualità metteva da parte ogni altro aspetto. Fondamentale prerogativa che adesso latita in buona parte. Quello che si rivive ascoltando il disco è il tipico romanticismo, il lirismo e l'atmosfera da club stile anni 30-40, sguardi e suoni ammiccanti, belle pupe con pettinature scolpite e cappelli colorati e sgargianti, uomini dal pelo impomatato con la cicca che pende da un lato delle labbra, ma tutto già ampiamanete visto, vissuto ed ascoltato. Quindi, chi si avvicinerà per la prima volta al suo mondo troverà diversi motivi di soddisfazione, chi invece lo segue da tempo non potrà che convincersi che Setzer ha prodotto di gran lunga di meglio.
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