GUTWORM: DISFIGURED NARCISSUS
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22/10/2007Assorbiti gli entusiasmi suscitati dal pregevole debutto ‘Ruin The Memory’ e arruolati un nuovo bassista (Pywell) e un nuovo chitarrista (Ranzetta), i Gutworm si fiondano nuovamente sulla scena, con un secondo lavoro che mira a racimolare nuovi proseliti. ‘Disfigured Narcissus’ riuscirà nello scopo? Le dieci tracce che compongono questa nuova fatica fanno pendere l’ago della bilancia verso il sì. In primis perché il death metal proposto dall’act anglosassone, pur rifacendosi ad altri maestri del genere (dai conterranei Napalm Death in avanti), rivela una propria specifica identità, fatta di riff inumani e strappi dissonanti che atterriscono ferocemente, con rarissime concessioni alla melodia. Efficaci tanto nei brani più veloci (“My First Loving Enemy” è tra i migliori pezzi che ho sentito in questo 2007), quanto nei mid tempos più pesanti (la mastodontica “Imperfect Harmony”, tanto per dirne una), i Gutworm non sembrano conoscere barriere in grado di fermarne l’impeto. E siano benvenute anche le influenze thrashcore se i risultati di questa contaminazione prendono le sembianze di “Omniscient Dreams”, “Fires That Burn” e “Scrape The Blood”, tracce a dir poco corrosive, impreziosite da un growl ferale e scorticante. Non siamo ovviamente in grado di dire con certezza se i ragazzi di Wellingborough diventeranno il prossimo fenomeno musicale del metal estremo ma, se per ora siete alla ricerca di un gruppo in grado di fare sfracelli attraverso un death metal moderno e monumentale, allora i Gutworm fanno proprio al caso vostro. Enjoy them now.
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