SENZA NOME: SENZA NOME
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06/06/2008I Senza Nome sono una nuova band italiana: il quintetto dei Castelli Romani arriva sulle pagine di Hardsounds con il primo vagito sulla lunga distanza: il debut ‘Senza Nome’ ci consegna un combo dedito a quel prog rock settantiano sviluppato da act quali P.F.M., Banco Del Mutuo Soccorso e compagnia progressiva di trent’anni fa. Nove canzoni ed un video hanno il compito di dare uno spaccato del livello raggiunto dal gruppo, sia come tasso tecnico che come songwriting. La prima cosa che mi ha colpito è la voce di Emanuele De Marzi, tanto dolce e melodiosa da commuovere l’ascoltatore. Mi è piaciuta anche la contrapposizione fra canzoni molto tecniche (“Antitesi”) e tracce dotate di un’anima melodica assolutamente di prim’ordine (“Tesi”). L’uso della lingua italiana, inoltre, permette di fruire in modo più immediato dei testi, che risultano ben strutturati ed incentrati su tematiche introspettive, come ”Ulisse” che lega il viaggio del prode con la recitazione del canto XXVI dell’Inferno: davvero un connubio ben riuscito che deve insegnarci a riflettere sulla condizione umana dei nostri tempi. Insomma rock progressivo non banale, in cui i testi sono fondamentali e non un semplice riempitivo: anche il lato tecnico è molto ben curato, con cambi di tempo ben concepiti e quella attitudine progressiva, autentica e sanguigna, che porta in dote sempre album di caratura importante e mai banali copie dei grandi del passato. La produzione è buona, anche se avrei preferito la voce un po’ più protagonista come volume anziché essere allo stesso livello degli altri strumenti. La cover è ottima così come il booklet,ben curato e pieno di belle fotografie. La band poi deve spiegarmi l’ordine dei testi perché sinceramente non l’ho capito. In definitiva ‘Senza Nome’ è un inizio molto promettente, che penso aprirà qualche porta al quintetto: case discografiche in ascolto, fate un pensierino a questi ragazzi perché hanno ancora ampi margini di miglioramento e, vedendo i presuposti del debut, potremmo avere, fra qualche anno, un’altra bella realtà progressiva tricolore.
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