SENTENCED: THE COLD WHITE LIGHT
data
23/07/2003Il freddo di una uggiosa giornata invernale, immersa nel silenzio e nella solitudine di una desolata landa finnica... Questo è il paesaggio che si apre nella mia mente all'ascolto di "The Cold White Light ", l'album della consacrazione definitiva degli scandinavi Sentenced, giunti al loro nuovo appuntamento in studio. Lo stile è un gothic-metal dalle forti tinte hard-rock, intriso di melodia in tutte le sue parti, magistralmente amalgamato e reso pressoché perfetto dalla stupenda voce del gigante Ville Laihiala, bravo a districarsi con disinvoltura sia nelle parti "cattive" che in quelle più melodiche. Il disco in sè è un piccolo capolavoro, prodotto alla perfezione da Hiili Hiilesmaa, capace di dare risalto e brillantezza a tutte le migliori caratteristiche della band, dalla perfetta distorsione delle chitarre ai malinconici inserti di tastiere. E in una situazione del genere risulta difficile se non impossibile citare i pezzi migliori del lotto, vista la davvero alta qualità compositiva ed emotiva di tutte le songs. Se proprio però volete avere un assaggio a tutti i costi del fantastico contenuto del cd, beh allora vi consiglio di porgere un orecchio a gemme come "Cross My Heart And Hope To Die", "Brief Is The Light" ed in particolare al singolo apripista "No One There ", una di quelle songs da botto assoluto, capace di regalare profonde emozioni tinte di un grigiore quasi ammaliante, deprimente ed astratto. Le lirics inoltre tendono ad impreziosire ulteriormente la qualità dell'album, regalandoci tristissime storie insite nell'angolo più nascosto di ognuno di noi, ripiene di solitudine ma rese dirette e prepotentemente arrembanti grazie alla carica delle distorsioni delle chitarre e alle grintose parti vocali. Insomma per tutti gli amanti delle vere emozioni, "The Cold White Light" è un disco davvero imperdibile, un suadente ed ammagliante bagliore di fioca luce nella povera oscurità sentimentale dei giorni nostri.
Commenti