SCREAM SILENCE: APHELIA
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30/04/2007Diversi e discordanti i pareri sugli Scream Silence hanno da sempre diviso gli addetti ai lavori susseguendosi con elogi e critiche fino a questo sesto lavoro in studio. La mia opinione è che dagli esordi i tedeschi sono cresciuti disco dopo disco fino a sfornare una perla con "...Seven Tears" per poi eclissarsi ed adagiarsi nella normalità, coincisa (o forse no) con il cambio di etichetta che (anche questo forse non è un caso) li fa uscire con ben 3 dischi nell'arco di soli 3 anni... (fine 2004, inizio 2007). Sinceramente ritengo questo "Aphelia" di gran lunga superiore ai precedenti "Elegy" e "Saviourine", molto più fresco e spontaneo anche se la produzione lascia di nuovo parecchio perplessi. Giustamente privilegiati il caldo timbro di Hardy Fieting e la personalità che lo avvolge trovo ingiustamente penalizzati gli altri strumenti, troppo anonimi e decisamente poco incisivi i suoni di chitarra, a tratti confusionari nel contesto in cui si trovano, e la sezione ritmica davvero povera. Analizzando i dieci brani contenuti è doveroso soffermarsi sulla struttura del disco che sia in apertura (la linea melodica di "My Eyes") sia in chiusura (oltre dieci i minuti della sinuosa title-track) ricorda il già citato "...Seven Tears" dal quale si discosta per la varietà delle tracce contenute all'interno. Questo "Aphelia" è molto più sostenuto e vigoroso, lascia ampio spazio a mid-tempo che si vestono da hit perdendo qualcosa dal lato sentimentale ed emotivo delle melodie e dell'interpretazione stessa dei brani. Consiglio l'ascolto di "Harvest" per avere un'idea di quanto fin'ora scritto. Trovo la band decisamente in ripresa, le potenzialità ci sono e proprio per questo rimane l'amaro in bocca per il prodotto che ancora non c'è.
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