Bloody Mary: Party Music For Graveyards
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06/10/2010Ladies and gentlemen, boys and girls, la lunga attesa è finita. I carismatici Bloody Mary sono tornati e lo hanno fatto in pompa magna dando alle stampe un gran disco che risponde al nome di 'Party Music For Graveyards', autentica bomba ad orologeria pronta ad esplodere ed a spargere in giro le sue spore. Restando fedele alle sue origini e non naturalizzando neanche di una virgola il proprio sound, il combo milanese ci propone una miscela di gothic rock e new wave anni ottanta; completano la quadratura del cerchio delle ottime atmosfere che sembrano essere tratte da un film di Tim Burton, e l'ottima prova vocale del talentuoso e tenebroso Aldebran. Questo nuovo lavoro, grazie anche a delle sonorità imponenti, ricercate, ma al tempo stesso accattivanti, risulta piacevolmente ascoltabile, mai scontato né tantomeno noioso. Il risultato della maniacale cura operata sia in sede di stesura dei brani, sia in sede di produzione è un album di ottima qualità. Se proprio dovessi consigliare dei brani da ascoltare citerei sicuramente "Velvet", intrigante e ormai diventato uno dei cavalli di battaglia della band in sede live; "Somebody To Love", una grandissima e fantasmagorica traccia caratterizzata dall'inumano urlo di dolore dello scienziato pazzo Aldebran di Alteg che riesce ad esorcizzare il trauma subito a causa della perdita del suo amore; "Before You Fade" è un riuscitissimo pezzo che con il suo ritornello dannatamente eighties risulta orecchiabile ed addirittura ballabilissimo. Citazione a parte merita "Pet Sematary", cover dei maestri Ramones riproposta alla "Bloody Mary". Per concludere non resta che fare nuovamente i complimenti alla band per aver dato alle stampe un lavoro che risulta essere un concentrato di energia allo stato puro, e dimostra ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, che i Bloody Mary sono una splendida realtà del nostro panorama musicale.
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