NEGLECTED FIELDS: SPLENETIC
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12/08/2006Era ora! Aspettavo da sei anni un nuovo album dei Neglected Fields dalla Lettonia e finalmente si sono rifatti vivi. Per chi ha vissuto nel limbo negli ultimi tempi, tale gruppo proveniente dal citato Paese baltico sin dal debut album del 1997 ha sempre fuso death metal, prog, musica classica con una spruzzata di BM in uno stile molto personale. Dopo l'album rivelazione, quel 'Mephisto Lettonica' del 2000 uscito per la nostrana Scarlet aveva ricevuto ottimi consensi (anche dal sottoscritto) per la sua proposta strepitosa e originalissima, si erano perse le tracce di questo gruppo e in molti li avevano dati per scioltisi. Cambiata etichetta, eccoli di nuovo in uscita con 'Splenetic', terzo full-lenght album in quasi dieci anni, e come anche le altre precedenti release, tutto è stato effettuato con cura e senza fretta. Stilisticamente l'album ha smussato leggermente la sua componente progressiva e le divagazioni verso la musica classica ad opera del suo tastierista George, per rafforzare e inquadrare maggiormente il suo sound, che difatti è più aggressivo che mai, ma riconoscibilissimo sin dal primo ascolto. I Cynic che incontrano gli Emperor degli ultimi tempi? Può darsi, rende bene l'idea anche se come definizione è semplicemente riduttiva... Le songs sono tutte di durata medio-bassa e godono di un'ottima produzione ma senza volersi presentare "moderne" a tutti i costi (a parte l'ultima canzone, "Khert Neter" che farebbe la felicità di molti appassionati dei Meshuggah); artwork decente e non pacchiano rendono questo dischetto qualcosa di sicuramente non essenziale, ma molto piacevole se presente.
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