SCOMUNICA: LA LENTISSIMA FINE DEL MONDO
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11/10/2006Il nome degli Scomunica è uno dei più noti all'interno della scena rock del nostro paese, in particolare se pronunciato nel nord Italia in regioni come Lombardia e Piemonte, al cui interno è presente oramai un vero e proprio zoccolo duro di fans pronto ad affollare i vari locali in occasione delle esibizioni dal vivo del gruppo nostrano. "La Lentissima Fine Del Mondo" arriva ad undici anni di distanza dall'omonimo debut del 1995, un lasso di tempo che ha visto nel frattempo la pubblicazione di un cd di cover totalmente registrato dal vivo (intitolato semplicemente "1997"), buono a spezzare un po' il ghiaccio in attesa del qui discusso ed inedito full-lenght. Forse in molti si sarebbero aspettati un album fotocopia del graffiante lavoro del 1995, ma come tutti i grandi artisti che si rispettino anche il bravo Moreno Delsignore, carismatico leader di questa oramai vera e propria realtà, ha optato per un'esplorazione sonora ed emotiva maggiormente marcata, elemento che ha restiuito dodici tracce dal piglio profondamente riflessivo. Certo i riferimenti alla scena rock/blues da sempre vicina al gruppo non sono stati definitivamente (e giustamente) abbandonati (come ben illustrato nella cadenzata "Inesorabile"), ma hanno finito per unirsi in un tutt'uno con un mix musicale fatto di rock italiano, sonorità cantautoriali e interpretazioni personali, caratteristiche particolarmente evidenti all'interno di tracce come la sentita title-track e la pacata "Spalle Al Muro", la quale mi ha ricordato in più frangeti una certa vicinanza ai Timoria più melodici. L'unica pecca del cd qui discusso è da riscontrarsi in una produzione eccessivamente ovattata, la quale tende a spegnere in maniera forse eccessiva lo spirito rock di diverse parti di chitarra sparse per il disco, elemento questo che lima comunque solo in parte la riuscita vena di un album degno di attenzione, in particolare per tutti i cultori delle sonorità rock ricercate cantante in madrelingua. Una dovuta promozione quindi, perfetta per ricordare a tutti che gli Scomunica non sono solo un grande appuntamento dal vivo.
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