SANCTUS NEX: AURELIA
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05/01/2010Il primo lungo passo da fare per dare un ascolto a questo disco, è sopportare quei cinque minuti di introduzione lenti e soffocanti che ci separano dall’opener. Siamo dinanzi una band che ci propone una miscela non lontano da un certo black a tinte doom, ma che non disdegna partiture più veloci, tipiche di questi contesti. Peccato che ad ascolto concluso, risalti subito il fatto che trovandoci dinanzi un lavoro di scarsa durata, e forse composto anche quasi di fretta, i brani si somiglino un po' "tutti"… e tre. Le idee ci sono, e basta articolarle, quasi come in "Genesis Reversion", dove qualche arpeggio e sfuriata in blast fa capolino per spezzare un po’ quell’atmosfera stantia che caratterizza i primi minuti del lavoro. Lavorare di più sulla struttura, al fine di non renderle statiche, è una delle priorità che devono prefissarsi i Sanctus Nex: se non si vuole scivolare nell’oblio dei dimenticati… Non basta seguire il trend!
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