FORGOTTEN TOMB: LOVE BURIAL'S GROUND
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06/06/2006La ruota della fortuna gira per tutti, è inevitabile. Nel caso dei Forgotten Tomb, autentico gruppo culto della nostra terra, pur avendo sempre composto albums di qualità sopraffina (basta dare un'occhiata alla completa discografia del gruppo qui presente) non ha mai potuto beneficiare di una line-up che potesse dirsi tale: il risultato è stato il più delle volte interamente nelle mani di Herr Morbid, la mente dietro al progetto musicale/filosofico dei FT. Nel caso del precedente 'Springtime Depression' si era unito a lui per le registrazioni il batterista (ex Shining) Wedebrand, ma poi la cosa era stata abbandonata. Dal 2004 invece i Forgotten Tomb possono vantare una line-up seria e funzionale: Herr Morbid (voce, chitarra ritmica ed elettronica), Algol (basso), Razor SK (chitarre), Asher (batteria) e Nordvagr (degli MZ412, all'effettistica). Tutto ciò chiaramente ha giovato molto alla compattezza in fase di songwriting del gruppo, e anche in quella prettamente esecutiva, giacchè 'Love Burial's Ground' pur non presentando nulla di nuovo sotto il sole, ma riprendendo tematiche e stili dalle precedenti release, in poche parole è suonato molto meglio: produzione che finalmente rende omaggio ad un gruppo di valore (e lasciamo perdere quelle porcherie troo... per favore), chitarre e basso ben distinti, insomma tutto quanto suona dieci volte meglio. Musicalmente, dicevo che non vi sono grossi cambiamenti dall'album precedente. In effetti è così: questo album riprende quando fatto su 'Songs To Leave' (2002) e 'Springtime Depression' (2003) riprendendo quanto di meglio veniva fuori per pomparlo al massimo laddove serviva: ne viene fuori un album oscuro e deprimente quanto basta ("House Of Nostalgia" e "Alone", nelle quali si fanno sentire maggiormente l'influenza dei primi Katatonia), senza tralasciare il magico black/doom promosso sul primo full-lenght ("Kill Life" che mi ha ricordato qualcosa del primo lavoro dei tedeschi Bethlehem); per ricollegarci al primo lavoro del gruppo, 'Obscura Arcana Mortis' di stampo BM scandinavo (Burzum per la precisione), basta ascoltare "Forgotten Tomb MMIII" probabilmente la canzone più dura dell'intero disco. Sono presenti anche tre tracce strumentali, tutte ad opera di Nordvagr, ossia il trittico "Malvs Vivendi" I, II, e III una come intro, una a metà e una come outro alla fne. I temi trattati, neanche a volerlo dire per forza, sono gi stessi di sempre per i Forgotten Tomb, quindi non mi ci soffermerò, volendo solamente ricordare quanto sono rari gruppi così seriamente dentro certe tematiche e dotati di tale tecnica esecutiva che tengono alto il nome del nostro paese all'estero.
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