SAGA: THE HUMAN CONDITION
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11/05/2009L'abbandono di Michaels Sadler ha portato una ventata di aria fresca ai Saga, band seppur in buona forma che stava vivendo un periodo creativo abbastanza florido. Difficile da prevedere, comunque, quando un leader carismatico decide di farsi da parte, soprattutto se sostituito da un singer come Rob Moratti - Final Frontier - il quale gode di un'impostazione ed una timbrica diverse. Come si presenta, quindi, "The Human Condition""? Bene, tutto sommato. Non si fa poi molta fatica a metabolizzare la nuova voce, come anche questa nuova, sottile veste che i Saga indossano. Nove brani che si dipanano in fughe progressive ed in arrangiamenti assai più ricercati del solito senza mai perdere, però, il caratteristico e pomposo marchio di fabbrica. Melodie a profusione ed una rinnovata vena passionale, poi, che si sublimano in fase solista sia per quanto riguarda le tastiere di Gilmour, sia per la chitarra di Chricton. In particolare quest'ultimo, molto ispirato, tira fuori assoli di in gusto sopraffino come quello esempio, di "Step Insiede", dove si evidenzia un feeling come non si sentiva da tempo. Una nuova vitalità, insomma, che lascia presagire ancora una lunga vita se tutti i pezzi del mosaico continueranno a coincidere, e se l'intera proposta verrà ulteriormente affinata. Si, perché le canzoni ci sono, spunti di interesse anche. Bisogna solo far quadrare il cerchio e puntellare lì dove qualche esitazione non favorisce la digestione piena di brani quali "Let It Go" e la conclusiva "You Look Good To Me", dispersivi e poco incisivi. Ma ci pensano tracce come la bellissima Crown Of Thorn" a riequilibrare le sorti di un disco che perlopiù suona come la presentazione di un nuovo corso, un prodotto espositivo creato ad ogni modo con la classe ed il talento che riconosciamo da sempre alla band.
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