RIOT: THUNDERSTEEL
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09/06/2003Nella sterminata discografia dei Riot, "Thundersteel" si staglia prepotentemente tra le guglie più alte della loro produzione, nonché tra quelle dell'intero panorama metal degli '80. Mark Reale, storico leader del combo statunitense formatosi nel lontano 1976, ed al tempo unico membro originale, consegna ai posteri un album eccezionale improntato su quelle coordinate classiche che hanno fatto la fortuna di molte altre scialbe, statiche band che attualmente godono di dubbia fama. Lo sciagurato menefreghismo della maggior parte degli ascoltatori ed i continui cambi di line-up non hanno intaccato il talento e la vena creativa dell'axe-hero italoamericano, e quando il talento è (R)reale e concreto niente può fermare la creatività. Infatti, la title track che apre il disco da subito a intendere che quel talento pulsa con frequenze perfette, lineari, pronte ad invadere il corpo ed a scuoterlo per i prossimi 40 minuti. Si inizia a barcollare sotto i colpi inferti dalla ritmica forsennata ed dai riff assassini di Reale : spedita come uno shuttle, "Thundersteel" travolge ogni cosa trovi nell'aria circostante, e l'intero disco esprime al meglio l'idea della band di lasciare solo terra bruciata al suo passaggio: heavy metal classico, veloce, potente, strutturato con vocals graffianti (Tony Moore) e travolgenti guitar-solo attraverso cui la classica forma canzone "strofa 1 - chorus - strofa 2 - chorus - solo - chorus" trova la sua congeniale rappresentazione. Un crescendo di emozioni che suggella un disco memorabile ed evidenzia l'anima di una band vera, ostinata, mai accondiscendente ai trend ma sempre attiva e pronta a sventolare le proprie idee, si impervie e mai scontate o banali. La storia non la si fa con le etichette o con i trend momentanei, ma con ciò che resta lungo i sentieri del tempo, come quando durante una gita in campagna notiamo una vecchia casa colonica e siamo afflitti da una mistura di curiosità e di paura. La casa dei Riot è grande e calda, entrate pure. Vi sarà offerto del buon vino ed ospitalità. Vi fermerete a lungo e la vostra visita sarà indimenticabile. Non abbiate paura, siate curiosi e vi renderete partecipi delle emozioni di un mito ancora vivente.
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