RAMMSTEIN: MUTTER
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18/03/2007Nel corso degli anni la Germania ha visto la nascita e lo sviluppo di molte band che ancora oggi sono ben conosciute nell’ambiente metal: tra queste è impossibile non parlare dei Rammstein. Dopo l’esordio con “Herzeleid” e il secondo “Sehnsucht”, il gruppo si prepara a stupire il loro pubblico con “Mutter”: bisogna dire che l’operazione è riuscita. Questo disco presenta un sound molto potente e coinvolgente, diventato vero e proprio marchio di fabbrica dei sei teutonici, dove l’esperienza acquisita ha un certo valore. I brani non sono mai banali, anzi, la loro caratteristica principale è l’incisività, che non lascia indifferente l’ascoltatore. Un ruolo pressoché principale è svolto dalle chitarre, affidate alla coppia Landers – Kruspe, che in quest’occasione riescono a tirare fuori il loro meglio e ci regalano dei grandi riff. Ma il vero protagonista, nonché leader indiscusso del gruppo, è Till Lindemann, la cui voce possente e aggressiva ci dimostra di saper cantare anche melodicamente. Non mancano inoltre gli effetti alla tastiera, opera del buon Flake e sin dagli inizi contributo fondamentale della loro musica. La lingua tedesca è come sempre la lingua prediletta, essendo molto “tagliente” e prestandosi bene ad un genere come il metal. Si inizia con “Mein herz brennt”, ottima opener e gustosa anteprima della potenza del gruppo. “Links 2,3,4” ha un ritmo ben scandito, come se fosse una marcia. “Sonne” presenta uno dei miglior refrain concepiti in casa Rammstein ed è arricchita, da metà brano in poi, da una voce femminile campionata che conferisce un’atmosfera un po’ gothic al brano. “Ich will” è un pezzo in pieno stile Rammstein, dal quale è difficile non lasciarsi coinvolgere. La titletrack “Mutter”, intensa e arrabbiata, è una canzone in ascesa, che parte piano per rivelare man mano il suo potenziale. “Nebel”, con il dolce suono del suo pianoforte, che nei primi minuti contrasta con la voce di Till, chiude il disco. Per chi ancora non li conosce, “Mutter” è il punto di partenza ideale per avvicinarsi ad un gruppo che di grinta ne ha da vendere e di cui sentiremo parlare ancora. Un disco che rimarrà a lungo nella vostra collezione di cd.
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