OVERKILL: THE YEARS OF DECAY
data
02/09/2006Un album che contiene “Elimination” e “Evil Never Dies” non può essere un brutto lavoro. E infatti non lo è. “The Years Of Decay” è un bel disco, ideale seguito di “Under The Influence”, ma non certo immune da difetti: a cominciare proprio dal confronto con i suoi tre illustri predecessori, notiamo come questa quarta fatica di casa Overkill in certi frangenti perda un po’ di quella immediatezza che ha reso unici i primi tre capitoli della discografia che reca il batskull come effige. Un brano come “Playing With Spider/Skullkrusher”, dieci e passa minuti all’insegna di ritmi più sabbathiani dei Black Sabbath stessi, riesce solo a frenare il godimento di un’opera che, visto l’autore, non può essere che votata al più estenuante thrash metal (eccezioni sono ammesse, sia chiaro, ma senza esagerare!). Per il resto, salvo qualche sporadico episodio, gli Overkill si confermano la solita inarrestabile corazzata, capace non solo di far male (“Time To KIll”), ma anche di emozionare (“The Years Of Decay”), con un Blitz ancora una volta sugli scudi, abilissimo nel gestire al meglio l’acidità dei suoi toni vocali. E senza dimenticare quanto già detto poco sopra: “Elimination” e “Evil Never Dies”, più irriverente il primo, più devastante il secondo, sono due dei migliori brani scritti da Ellsworth e Verni ed entrano di diritto nell’albo d’oro del thrash metal.
Commenti