OLD MOTHER HELL: Lord Of Demise
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16/11/2020All'inizio di questo lavoro, si potrebbe credere per un momento di essersi sbagliati e trovarsi ad ascoltare 'Glory To The Brave' degli Hammerfall, tale è la somiglianza dell'esordio con quello di "The Dragon Lies Bleeding". In realtà qui siamo in presenza di un qualcosa di un po' diverso, un epic/heavy metal che a volte mostra aspirazioni doom. E' difficile tuttavia farsi entusiasmare, anche se la prima "Betrayal Of The Sea" lascerebbe ben sperare. "Avenging Angel" è forse l'episodio meno riuscito, non perche sia necessariamente disprezzabile in se (il sound è abbastanza semplicistico, in linea con quello proposto dai Visigoth ad esempio, ma pur sempre accettabile nel suo genere) ma per la terrificante scelta testuale: l'angelo vendicatore non è quello che qualunque ascoltatore medio del genere sarebbe incline ad immaginare, ma una figlia vittima di violenza domestica ("her father.....told her not to scream, told her not to fight"). Per affrontare un tema di questa delicatezza occorrerebbe un po' più di finezza (lo fecero in modo eccellente i Megadeth con "Family Tree") e forse di competenza linguistica che troppo spesso le band non anglofone (e quelle teutoniche come gli Old Mother Hell non brillano fra queste), non possiedono, per essere credibili. "Lord Of Demise" è la prima traccia a palesare l'anima doom della band; non male, ma le vette del genere sono lontane. In generale un certo tono melenso e lamentoso, poco adatto al genere, fa perdere giri al lavoro. Questo si manifesta in particolare in tracce come "Estranged" e "Another Fallen Saviour". I già citati Visigoth fanno le stesse cose senza cadere in questa trappola riuscendo ad essere genuinamente epici, ci sono riusciti spesso anche i Sorcerer (a parte l'ultimo album che, pur nettamente superiore in ambito epic doom al qui presente, aveva dei momenti di questo genere). Neanche Messiah Marcolin nel suo tragico declamare "Only the vultures will come to see me haaaang" della celebre "At The Gallow's End" risultava cosi incline al lamento fine a se stesso. Siamo quasi in presenza di un emo-epic metal. Riassumendo, quello che abbiamo qui è un mediocre album di epic/doom metal, eseguito da dei discreti imitatori che risultano però privi della stoffa per scrivere del materiale musicale e ancor di più testuale all'altezza e in linea con quello che ci si aspetta nel genere.
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