OVERKILL: HORRORSCOPE
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15/02/2006Uno dei capitoli più maturi e convincenti di una storia che supera i vent’anni, “Horrorscope” mostra gli Overkill al top della forma, capaci qui di sfornare un album compatto e distruttivo dal primo all’ultimo brano. Il presente lavoro infatti si mantiene costantemente su elevati standard qualitativi per tutti gli oltre cinquanta minuti di durata e solo in rare occasioni la band di New York alza il piede dall’acceleratore. La stessa title track, nonostante sia uno dei brani meno veloci e cattivi del lotto, riesce comunque a confermarsi all’altezza del resto, grazie ad un’atmosfera marcatamente sabbathiana e ad un incedere lugubre e ugualmente penetrante. È però con il più classico thrash metal che il combo americano offre il meglio di sé e basta ascoltare anche una volta sola pezzi come “Infectious” o “Live Young Die Free” per capire cosa intendo: qui è racchiusa l’anima di una formazione che ha fatto la storia del metallo più puro e incontaminato, qui c’è tutta l’energia di una scena rozza e primitiva che ha poco a che spartire con lavori contemporanei di gruppi più blasonati che in un attimo hanno dimenticato le loro origini (nello stesso anno usciva nei negozi un certo disco tutto nero…). Aggiungiamoci anche “Thanx For Nothin’” e “New Machine”, o la più sofferta “Solitude”: ciò che otteniamo è un album di un certo spessore, frutto della furia espressiva dell’inossidabile coppia Blitz-D.D. Un applauso doveroso va anche alla produzione particolarmente genuina, ma allo stesso modo corposa e potente, che contribuisce in maniera determinante ad esaltare il già imponente sound del quintetto (il muro ritmico di “Nice day… For A Funeral” parla da solo.) Quando si parla di thrash metal gli Overkill sono ingiustamente sempre tra gli ultimi ad essere ricordati e ciò è male: un “Horrorscope” ogni tanto dovrebbe aiutare a rinfrescare la memoria di molti.
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