NOSTRADAMEUS: PATHWAY
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29/03/2007Quinto album per gli svedesi Nostradameus che, dopo un breve periodo di pausa, tornano a calcare le scene con questo nuovo “Pathway”. Un disco che ricalca quanto fatto con il precedente album “Hellbound” con una svolta della band ancora più decisa verso le sonorità Heavy nel tentativo di scostarsi dalla definizione di “classica Power Metal band” che li ha contraddistinti nei primi anni della loro carriera. Se da un lato non possiamo di certo dire che questo sia il loro disco della consacrazione dall’altro dobbiamo ammettere che, dando un occhiata a quanto fatto in passato, la band di Goteborg è in una benaugurate fase di miglioramento. Guidati dal rinato singer Freddy Person, emulo della sirena Ralf Scheepers (ex-Gamma Ray, Primal Fear), questi cinque ragazzi realizzano brani di buona fattura come la rocciosa opener “Wall Of Anger”, sorretta da un vero e proprio muro di chitarre e dal drummer Esko Salow in stato di grazia, “The Untouchables”, che si rivaluta molto dopo un inizio infelice grazie ad un refrain trascinante a là Nocturnal Rites, e “Demon Voices”, dove sono ancora una volta le asce della coppia Fredèn/Specht a tenere banco. A questi “pro” si alternano degli inesorabili “contro” che si manifestano nelle mal riuscite “MDCC a.d.”, con il suo discutibile ritornello a base di growl, e “Not Only Women Bleed”, classica ballata solo per piano e voce che non lascia traccia di sè, oltre ad un inquietante alone di “insoddisfazione” che pervade l’ascolto dell'intero disco, tranne per quei pochi episodi già citati. La strada per i Nostradameus è ancora in salita ma questo “Pathway” mostra alcuni punti di forza finora insperati che gettano qualche manciata di speranza per il loro futuro. Una continua ricerca verso la definitiva personalizzazione del sound che riesce ad evidenziare le buone qualità della band ma che non raggiunge a pieno il suo scopo. Incompleto.
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