NEVERDREAM: Souls 26-04-1986
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30/08/2008Nuovo disco per i Neverdream, act italiano dedito ad un prog metal di buon livello e ispirato, soprattutto per quanto riguarda i temi portanti delle loro songs. 'Souls 26-04-1986' riparte da tutto il buono che avevamo sentito nel precedente 'Chemical Faith', portandoci ancora una volta al cospetto di un concept album sentitissimo dal punto di vista del soggetto trattato: è la tragedia di Chernobyl che, questa volta, fa da sfondo alle otto canzoni del platter. Il cd è suddiviso in due parti: nella prima troviamo la descrizione dell'accaduto da diversi punti di vista (i primi soccorsi, la madre terra, persone del luogo) mentre la seconda parte è incentrata su un soldato dell' U.R.S.S., fiero di dare il suo contributo per la madre patria, che vede la sua famiglia morire lentamente per colpa delle radiazioni: ciò porta il suo animo ad una serie di riflessioni che lo trascinano tristemente al suicidio. Musicalmente le otto tracce risultano tanto heavy quanto oscure e disperate: 'Souls 26-04-1986' è un grido di dolore lungo sessanta minuti, un monito alla riflessione che non contiene tracce di facile ascolto, ma invece sprigiona tutta la sua oscurità e negatività lungo i solchi argentei del cd. Il songwriting è di spessore internazionale, visto che i Neverdream riescono a donarci un immenso pathos che colpisce già dal primo ascolto, ma che ha bisogno del suo tempo per essere assimilato e focalizzato appieno. Un disco prog a tutto tondo, senza ricerche ruffiane di similitudini o scopiazzature, completamente orientato a rendere al meglio i sentimenti presenti nel concept. La produzione è ottima così come la cover, che mostra tutta la desolazione della tragedia in una semplice istantanea. In definitiva i ragazzi hanno sfornato un altro pezzo da novanta: voi correte ad acquistarlo, perché è difficile trovare in Italia band così valide che hanno il coraggio di mettere in musica argomenti scottanti come questo.
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