NAUTHA: Metempsychosis
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29/05/2023I Nautha sono una band romana di rock psichedelico nata nel 2016. È una classica formazione a tre, con Antonio Montellanico nella tripla veste di cantante, chitarrista e bassista. Dopo il debutto sulla lunga durata avvenuto nel 2018, si torna in pista con questo secondo ‘Metempsychosis’. La band ha abbandonato la lingua italiana usata sul primo disco per passare all’inglese. E anche la musica proposta ha subìto un cambiamento: erano partiti da un mix di progressive rock all’italiana e psichedelia, mentre ora affrontano un discorso ancora più complesso, con suoni più sperimentali e influenze jazz rock. Io ci vedo ancora qualche influenza psichedelica e finanche doom nella lentezza e lunghezza di diversi brani e negli arpeggi e giri di chitarra piuttosto dissonanti (penso ad esempio a “Laguna” e a “Cerbero”). La voce invece ricorda un po’ modelli anni ’90 come Layne Staley e Mark Lanegan. Il disco si lascia ascoltare, ma i pezzi risultano un po’ troppo lunghi: con qualche sfoltita qua e là il lavoro sarebbe risultato meno ridondante e più organico. Comunque, per essere alla seconda prova, i Nautha dimostrano di saperci fare abbastanza bene: il top del disco, “Kteis”, è un brano ad un tempo, delicato e poi rabbioso con gradevoli arpeggi. Complessivamente una buona prova con qualche lungaggine di troppo.
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