ASHES TO ASHES: SHAPES OF SPIRITS
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16/11/2005"Shapes Of Spirits" è la ristampa del debutto degli Ashes To Ashes, uscito originariamente nel 2000; viste le numerose richieste seguite alla pubblicazione del secondo cd "Cardinal VII", la band norvegese con un auto produzione ha provveduto a rimetterlo in circolazione. Il cd è stato rimasterizzato migliorando la resa dei brani ma la track list è quella originaria senza alcuna bouns track, così come lo stile non si discosta molto da quello di "Cardinal VII"; infatti a parte la mancanza dei cori gregoriani, gli Ashes To Ashes esibiscono ancora una volta un doom progressivo dall'indole sinfonica, corroborato da chitarre ora thrasheggianti ora classicheggianti. La voce di Kenneth Brastad seppur evocativa e ben calibrata appare ancora acerba oltreche priva di grinta nei frangenti più heavy. Ottima invece la prova del resto della band capace di creare un' atmosfera allo stesso tempo mistica ed inquietante. Esempio lampante di ciò è il brano d'apertura "Gabriel", che nella sua durata di oltre undici minuti riesce a non annoiare mai, forte di un incedere maestoso e solenne ma sempre cangiante. I ritmi salgano con "Castle In The Air" e "Dying Room", che esibiscono un flavour classicheggiante abbinato a sferzate ritmiche quasi power. "The Mourning" è ,invece, una bellissima ballata per piano e voce penalizzata da un eccessiva lunghezza, mentre "Divide And Conquer" è uno strumentale che riecheggia lo stile dei primi Dream Theater. A chiudere provvede la monumentale "Sacrilege" altra song di oltre undici minuti caratterizzata da un recitato di Astennu chitarrista dei Dimmu Borgir su "Spiritual Black Dimensions"; e questo non è l'unico legame coi Dimmu Borgir dato che il leader Shagrath ha creato l'artwork del disco, cosa buffa vista la dichiarata fede cristiana degli Ashes To Ashes. Si tratta, quindi, di un valido cd al pari del seguente "Cardinal VII", ma che paga come quest'ultimo una certa prolissità di fondo e la non ancora completa maturazione vocale di Kenneth Brastad, ma se riuscite a passare sopra questi difetti vi troverete ad aver a che fare con un opera di doom progressive estremamente affascinante e ricercata.
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