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NASHVILLE PUSSY: FROM HELL TO TEXAS

data

10/02/2009
80


Genere: Rock'n'Roll
Etichetta: SPV/Steamhammer
Anno: 2009

Dura spalare merda di vacca tutto il giorno al ranch. Il sole ti tosta a dovere, la pelle inizia a squamare, ad arrossarsi, ad invecchiare. Poi ti tocca sistemare il fienile, far nascere i vitelli, mungere le capre, magari arare qualche campo, ferrare i cavalli, lucidare la sella, mettere a punto il calesse. Arrivi a fine giornata che gli stivali fumano, hai i piedi schiumosi, come avere marmellata andata a male nei calzettoni. Non hai voglia di fare un cazzo. Tuo fratello è già sbronzo, tuo padre pure. L'unica cosa che potrebbe darti sollievo è scendere in città, andare al saloon dove stasera danno uno show dal vivo. Ci sono i Nashville Pussy. Magari ti spari un paio di bottiglie dello zio Jack, magari a tarda sera qualche bel puttanone ti spompa per bene. Cazzo te ne frega se sei stanco, i'll sleep when i'm dead è il motto. Grande, allora si va al saloon stasera. Ti tuffi nell'abbeveratoio dei cavalli e fai un bagno, ti lisci bene i capelli con il piscio di cane e ti lanci verso una serata che aspetta solo di essere vissuta pienamente. Il saloon è già stracolmo, ti siedi al bancone, trovi uno sgabello libero. Ordini da bere, mentre i quattro sono già sulla pedana allestita in fondo al locale. Ti chiedi cosa cazzo siano quelle scatole nere retate ai lati della batteria, quelle luci, quegli strumenti, quei cavi che prima non avevi mai visto. Ti chiedi cosa cazzo sia l'elettricità dato che nel 1854 non è stata ancora inventata. Ma va bene uguale, sei lì per divertirti. Porti il primo bicchiere alle labbra e parte "Speed Machine", lercia, lurida, sgraziata. Batti il piede, scuoti la testa, senti il sangue nelle vene scorrere velocemente. Ancora un bicchiere, bisogna cominciare a dilatare al massimo i vasi sanguigni. "Drunk Driving Man" è un altro colpo di una maleducazione sfacciata. Ancora un bicchiere. Delle pupe distribuiscono copie del CD della band tra i tavolini. Ma i CD li hanno già inventati nel 1854? Fa niente, sei qui per divertirti. "From Hell To Texas" s'intitola. Però, che sventola la bassista! Una vera giovenca. Pensi a cosa faresti con il suo culo e bevi un altro bicchiere. Dead Men Can't Get Drunk a dir poco ti stende, e ti chiedi che genere stiano mai suonando quei quattro mandriani là in fondo. Sulla copia del CD c'è scritto kick ass rock'n'roll album: che cazzo di genere sarà mai il kick ass? Mah. Vai, ancora un bicchiere. Che voce assurda ha il tipo alla chitarra. Uhm, Blaine Cartwright leggi sul retro del CD. Davvero un cowboy con le palle. Il concerto va avanti ed i bicchieri continuano a svuotarsi. Stai quasi per vomitare quando parte il brano finale "Give Me A Hit Before I Go". Cominci ad avere anche i mutandoni sudati, non riesci a stare fermo. La vista ti si sta annebbiando, ma sei fottutamente felice. Trattieni a tal punto il vomito che lo spari di sotto e ti caghi nei pantaloni. Pensi che 'sto "From Hell To Texas" sia un disco da comprare e ti chiedi se lo troverai su internet tornato a casa. Ti chiedi se internet esiste già nel 1854, ma fa niente. Hai passato una serata incredibile grazie a questi, uhm, come si chiamano...ah, si, Nashville Pussy, scordandoti della fatica, della merda di vacca, del ranch e di tutto quanto il resto. Esci dal saloon, ma non riesci a montare a cavallo anche perché te l'hanno fottuto: ti sei dimenticato di inserire l'allarme. Allora stravacchi per terra nel fango, finalmente vomiti anche dalla bocca. Vedi arrivare una diligenza a tutta velocità, vuoi alzarti ma non ci riesci e.....SBAMMMMMM!!!!!

Aiutoooo!!! Che succede? Uhm, che mal di testa. Ricordo stavo ascoltando il promozionale dei Nashville Pussy ieri sera. Devo aver fatto baldorie, ho bevuto come un cammello alcolizzato ed ho fatto un sogno stranissimo. Ahi, uhm, un ranch, le vacche, il saloon....sono ridotto proprio male. Uhm, che spasso 'sta copertina. Ehm, che sballo questa Karen Cuda, la bassista...Sapete una cosa? Questo "From Hell To Texas" è davvero una bomba. Credo dovrei scriverlo anche nella recensione...prima però mi cambio le mutande. Cazzo, anche le lenzuola sono fradice e giallognole...

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